Cominciamo con una auto-domanda…mi è piaciuta Sapa? Risposta: NI.
Un NO che è anche un SI, un SI che è anche un NO. Ma come è possibile che una città, anzi, una parte del Nord del Vietnam che dovrebbe essere il fiore all’occhiello, vi sia piaciuti a sprazzi?
I trekking nelle risaie e i paesaggi sono bellissimi e valgono tutto il viaggio in treno notturno per Sapa ma…si c’è un ma…c’è un qualcosa a Sapa che aleggia nell’aria. Quel qualcosa che ti fa sembrare di essere in un set cinematografico dove ognuno recita la sua parte e tu sei quella comparsa arrivata quasi per caso che deve recitare uno piccolo pezzo e poi tornarsene da dove è venuta.
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Riassunto
Perché visitare i dintorni di Sapa?
Sapa è uno dei regni vietnamiti delle terrazze di riso. Distese infinite di risaie danno sostentamento a migliaia di persone che fanno parte delle comunità indigene del Vietnam. Minoranze etniche ognuna con la propria fisionomia e sfumatura culturale
Le terrazze di riso sono fondamentali. Ogni famiglia raccoglie chili e chili di riso che vengono poi stipati in modo da essere consumati durante l’anno. Come sapete in Vietnam il riso è un alimento assai utilizzato; rappresenta l’accompagnamento ideale per ogni pietanza.
Sapa non è solo paesaggi fantastici immersi tra le montagne, Sapa è anche il luogo in cui le minoranze etniche si mischiano, ognuna con le proprie caratteristiche. Rimarrete colpiti quando, camminando per i sentieri, incontrerete le diverse etnie.
Ricordatevi che il periodo migliore per visitare Sapa è tra marzo e maggio; tra giugno ed agosto le temperature sono alte e sono possibili forti scrosci e quindi sentieri infangati. Tra settembre e novembre avrete la bella opportunità di vedere le terrazze tendenti al giallo, pronte ad essere tagliate a partire da settembre stesso. Molto sconsigliato il periodo da dicembre a febbraio per via delle nebbie e del freddo.
Come arrivare a Sapa?
Ci sono diversi modi per raggiungere questa zona del nord del Vietnam.
I più utilizzati sono:
- Treno da Hanoi a Lao Cai con trasferimento in Mini Bus fino a Sapa (circa 8/9 ore totali)
- Autobus notturni o diurni che vi portano direttamente a Sapa da Hanoi (circa 5 ore)
Cosa fare a Sapa città?
Le escursioni verso i villaggi di Sapa
Molti viaggiatori, anzi quasi tutti, vanno a Sapa per poter fare trekking all’interno della natura e coniugare cultura e aspetti naturali. Qui vi spiego la mia esperienza e vi do tutti i consigli del caso.
Che trekking scegliere tra le montagne di Sapa?
Avrete l’imbarazzo della scelta! I trekking a Sapa sono di vario genere, vanno da quelli in giornata a quelli di più giorni. Quelli più lunghi comprendono 5 giorni e 4 notti.
Maggiori sono i giorni e maggiori saranno i chilometri sui sentieri più o meno fangosi tra i villaggi etnici di Sapa.
Quale trekking scegliere è una decisione soggettiva, dipende da:
- Come e quanto siete allenati agli sforzi.
- Quanto tempo volete trascorrere tra le risaie.
- Quanto tempo dell’intero itinerario avete da dedicarci.
Basandosi sull’itinerario in Vietnam che avete predisposto. La scelta spesso è caduta sul trekking da 2 giorni ed 1 notte che è la soluzione ideale per vivere al meglio Sapa e dintorni.
Dovrete scegliere un percorso misto tra natura e villaggi etnici in modo da poter fare un bel mix tra cultura ed aspetti naturali.
Com’è il trekking di 2 giorni ed 1 notte in Sapa?
Il primo giorno si parte alle 8.30. Si trascorre un’intera giornata tra i panorami di Sapa e la notte si dorme in una homestay tradizionale dove, teoricamente, ci dovrebbe essere un interscambio culturale tra voi e le famiglie ospitanti. Il giorno successivo vi prosegue il trekking con una sosta per il pranzo ed il tutto termina attorno alle 15/16 di pomeriggio. I pasti sono compresi nel prezzo pagato per il trekking.
Le due giornate non saranno semplici con il sole, immaginate se dovesse piovere. Sarete abbastanza stanchi.
Per questo motivo, immaginandolo già in fase di costruzione dell’itinerario, ho preferito aggiungere una notte a Sapa città. Soluzione perfetta in quanto mi ha permesso di utilizzare anche il servizio lavanderia dell’hotel in cui soggiornavo. Dopo un trekking nel fango era proprio necessario.
In ogni caso, quando delineerete l’itinerario, indipendentemente dalla durata del trekking sappiate che avete due scelte:
- Dormire una notte in più a Sapa città e prendere il minibus per Lao Cai il giorno successivo alle 17.00
- Dopo il trekking andare direttamente in agenzia ad aspettare il minibus per Lao Cai per riuscire a prendere il treno serale per Hanoi.
Controlla il nostro articolo: Magica Sapa
Escursione da soli o con agenzia?
Dal nostro punto di vista sarebbe meglio percorrerle in compagnia di una guida. Partendo dal presupposto che essa sia propensa all’interscambio e parli un buon inglese, avrete la possibilità di comprendere meglio le usanze e la cultura delle varie etnie.
Nulla vieta che possiate farlo anche da soli ma il consiglio è di utilizzare delle guide locali.
Consiglio n.1: se scegliete di fare la vostra esperienza a Sapa con un’agenzia, cercate di utilizzare un’agenzia che cerchi di reinvestire parte dei guadagni sostenendo le comunità locali e quindi promuova turismo etico.
Consiglio n.2: scegliete tra uno di questi tour gestiti da Amotravel, vi sarà d’aiuto anche per la parte di prenotazione.
A cosa stare attenti nella scelta del trekking con le agenzie?
Sapa è piena zeppa di posti in cui potrete scegliere le escursioni. Vi consiglio quindi di:
- Progettare e prenotare l’esperienza prima di arrivare in Vietnam
- Comprare i biglietti del treno attraverso l’agenzia evitando così di utilizzare altri portali di prenotazione per i treni notturni.
A prescindere che lo prenotiate prima o che la scelta sia in loco, il mio consiglio è quello di richiedere:
- Una guida che parli un inglese fluente o perlomeno comprensibile: ne va della vostra percezione generale. Non che il mio inglese sia da madrelingua ma se la guida parla un inglese scarso sarà difficile comprendere ciò che dice e quindi vivere l’esperienza al meglio. Quindi se possibile richiedete una guida con un buon inglese.
- Una Homestay tradizionale e vera: sembra una richiesta controcorrente ma è così. Vi chiederete…come è possibile che una homestay tra le montagne di Sapa non sia autentica? Bene, anche io ero abbastanza convinto non potesse succedere, ed invece ho appurato che è proprio così, o almeno lo è stato nel mio caso.
Sarebbe bello poter dire sempre che tutto è bello, tutto è fantastico, ma in viaggio non è sempre così. Diffidate da chi vi “vende” tutto come un superbo “wow”. A volte si incappa in situazioni in cui non si vorrebbe essere.
Non ve la voglio far troppo lunga ma Sapa, e soprattutto il villaggio di Cat Cat, ha sviluppato un certo modus operandi tipico del turismo di massa e potreste rischiare di trovarvi in una homestay in cui i proprietari vedono nel turismo una forte fonte di sostentamento da sfruttare al massimo. Mi sono trovato in una homestay in cui era evidente che non volessero condividere, parlare o spiegarmi la loro vita e le loro esperienze. Dunque, vi consiglio di far presente già all’atto della prenotazione di esigere una homestay in cui ci sia la volontà ed il vero interesse ad una contaminazione culturale. Ne andrà della vostra percezione di Sapa.
Abbigliamento consigliato per le escursioni a Sapa
A parte la città, i villaggi etnici di Sapa sono dispersi tra le montagne. Durante il trekking passerete da un villaggio all’altro tramite dei sentieri che facilmente saranno fangosi e scivolosi. Anche se capiterete in un periodo secco, ci saranno di sicuro dei passaggi nella giungla che saranno umidi. D’altronde sarete tra le montagne e lungo i circa 30 chilometri che dovrete percorrere (chilometri totali nei due giorni) è impossibile trovare tutto asciutto, anche perché a Sapa piove spesso e volentieri.
L’abbigliamento consigliato è quindi quello che utilizzereste per un’escursione tra le montagne nostrane:
- Indumenti tecnici/sintetici in modo tale che possano asciugarsi facilmente in caso di pioggia.
- Scarpe o scarponcini in goretex per evitare di bagnarsi i piedi.
- K-Way necessario in caso di pioggia.
- Un ombrellino di quelli richiudibili, in questo caso non servirà per la pioggia ma per coprirsi dal sole lungo il tragitto.
- Dei ricambi in base al numero delle giornate di trekking.
Ricordatevi di questo post…quando vedrete le donne delle tribù H’Mong e Red Dao che, senza la minima difficoltà, passeranno in punti impossibili utilizzando delle semplici ciabattine in plastica.
Sembrerà strano ma quelle ciabattine hanno un grip straordinario, un po’ scomode ma è come avere dei ramponi. Provare per credere!
Comunque, scherzi a parte, vi consiglio vivamente di partire dall’Italia con il vestiario adatto.
Adesso contattarci subito!!!
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